Una rete che sostiene: si è concluso il progetto “Inclusione in Azione”
Martedì 23 luglio, al Dynamo City Camp di Milano, si è tenuto l’evento finale del progetto “Inclusione in Azione. Progetto di supporto ai minori con fragilità e alle loro famiglie”. È stato un momento importante per restituire due anni di lavoro congiunto, condividere esperienze e riflessioni, e ascoltare le testimonianze di chi, ogni giorno, accompagna bambini e famiglie nel loro percorso di cura e di vita.

Il progetto
Il progetto, avviato nel settembre 2023 e sostenuto da Regione Lombardia, nasce con un obiettivo chiaro: rafforzare i servizi rivolti a minori con patologie gravi, disabilità o fragilità, offrendo un supporto concreto alle famiglie e costruendo una rete territoriale di prossimità, capace di attivare sinergie tra diverse realtà del Terzo Settore. La collaborazione tra gli enti coinvolti ha permesso di sviluppare interventi integrati e complementari, portando il sostegno dove serve: nelle case, negli ospedali, nei luoghi di vita quotidiana.
Le attività
Durante il progetto sono state realizzate attività di Terapia Ricreativa in contesti ospedalieri e sanitari, interventi domiciliari per minori con malattie inguaribili, proposte ludico-ricreative continuative per le famiglie e percorsi di formazione e confronto tra operatori. Il tutto con un’attenzione particolare alla promozione della genitorialità condivisa, allo scambio di buone pratiche e alla creazione di relazioni stabili e significative tra caregiver, professionisti e volontari.

I beneficiari
Sono stati oltre 1.000 i bambini e ragazzi raggiunti dal progetto, grazie all’impegno congiunto di Fondazione Dynamo Camp (capofila), VIDAS, Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald, ASSI Gulliver – Sindrome di Sotos e Associazione Italiana Sindrome X Fragile. Cinque organizzazioni che hanno scelto di fare rete, mettendo in comune risorse, competenze e visioni, con un unico obiettivo: costruire insieme un sistema di cura più accessibile, empatico e vicino alle famiglie.
Un grazie sincero a tutti coloro che hanno creduto in questo percorso. Perché solo facendo rete è possibile costruire risposte nuove e durature, capaci di restituire sollievo, dignità e fiducia a chi affronta ogni giorno la fragilità.