Una rete che sostiene: si è concluso il progetto “Inclusione in Azione”

Martedì 23 luglio, al Dynamo City Camp di Milano, si è tenuto l’evento finale del progetto “Inclusione in Azione. Progetto di supporto ai minori con fragilità e alle loro famiglie”. È stato un momento importante per restituire due anni di lavoro congiunto, condividere esperienze e riflessioni, e ascoltare le testimonianze di chi, ogni giorno, accompagna bambini e famiglie nel loro percorso di cura e di vita.

Da sinistra: Maria Serena Porcari, ceo della Fondazione Dynamo Camp, Antonio Benedetti, direttore generale dell’associazione Vidas e Tiziana Gagliardi, responsabile Ufficio Bandi della Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald.

Il progetto

Il progetto, avviato nel settembre 2023 e sostenuto da Regione Lombardia, nasce con un obiettivo chiaro: rafforzare i servizi rivolti a minori con patologie gravi, disabilità o fragilità, offrendo un supporto concreto alle famiglie e costruendo una rete territoriale di prossimità, capace di attivare sinergie tra diverse realtà del Terzo Settore. La collaborazione tra gli enti coinvolti ha permesso di sviluppare interventi integrati e complementari, portando il sostegno dove serve: nelle case, negli ospedali, nei luoghi di vita quotidiana.

Le attività

Durante il progetto sono state realizzate attività di Terapia Ricreativa in contesti ospedalieri e sanitari, interventi domiciliari per minori con malattie inguaribili, proposte ludico-ricreative continuative per le famiglie e percorsi di formazione e confronto tra operatori. Il tutto con un’attenzione particolare alla promozione della genitorialità condivisa, allo scambio di buone pratiche e alla creazione di relazioni stabili e significative tra caregiver, professionisti e volontari.

Staff Dynamo Camp durante un'attività di Terapia Ricreativa

I beneficiari

Sono stati oltre 1.000 i bambini e ragazzi raggiunti dal progetto, grazie all’impegno congiunto di Fondazione Dynamo Camp (capofila), VIDAS, Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald, ASSI Gulliver – Sindrome di Sotos e Associazione Italiana Sindrome X Fragile. Cinque organizzazioni che hanno scelto di fare rete, mettendo in comune risorse, competenze e visioni, con un unico obiettivo: costruire insieme un sistema di cura più accessibile, empatico e vicino alle famiglie.


Un grazie sincero a tutti coloro che hanno creduto in questo percorso. Perché solo facendo rete è possibile costruire risposte nuove e durature, capaci di restituire sollievo, dignità e fiducia a chi affronta ogni giorno la fragilità.

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