L’arte che unisce: la mostra di Dynamo Art Factory 2025
In occasione dell’Open Day, la Dynamo Art Gallery si è trasformata in uno spazio vivo e pulsante, dove storie, colori e relazioni si sono intrecciate grazie ai lavori dell’edizione 2025 di Dynamo Art Factory: un progetto che coinvolge bambini e genitori ospiti al Camp in un’esperienza creativa condivisa con artisti del panorama contemporaneo.
È stato un viaggio tra linguaggi, materiali e visioni.
Ad accogliere i visitatori, la parete interattiva di David Reimondo con La Dynamo Etimografia: un alfabeto multisensoriale creato insieme ai bambini, a partire da parole evocative trasformate in suoni e simboli.
Nella sala accanto, i ragazzi hanno lavorato con Giulio Locatelli alla realizzazione di un grande tappeto “corale” ispirato a un giardino, attraverso la tecnica del tufting.
I genitori, invece, hanno scoperto la magia della ceramica raku con Veronica Bisesti: una tecnica giapponese che ha dato vita a forme organiche e superfici brillanti, simili a corpi celesti.
Con Veronica Gaido, si è entrati in una vera e propria sessione Dynamo, attraverso un caleidoscopio di ritratti dei 100 bambini partecipanti.
Marta Spagnoli ha condotto le famiglie nella natura: grazie al campionamento della flora dell’Oasi Dynamo, ogni partecipante ha impresso un elemento vegetale su una grande tela realizzata con la tecnica del monotipo.
Al piano superiore, l’artista Davide Sgambaro ha lavorato insieme ai genitori sul tema dell’antieroe, realizzando mantelli che parlano di forza, fragilità e trasformazione. Al centro della sala, un’installazione di fili colorati tesi nello spazio ha raccontato il senso profondo del progetto: insieme si può fare ciò che da soli è impossibile.
Il percorso continua tra i rifugi in gommapiuma creati dai ragazzi con Guerrilla Spam, e con la riflessione sul concetto di utopia proposta dal collettivo Parasite 2.0.
A testimoniare il legame profondo tra gli artisti e Dynamo Velasco Vitali ha ampliato il suo "branco" di cani, iniziato nel 2013, mentre Giuseppe Veneziano ha realizzato una nuova opera ispirata al tiglio che osservava durante il suo primo soggiorno al Camp nel 2012.
MUDY - Museo Dynamo
Per chi desidera continuare a esplorare l’arte inclusiva di Dynamo, durante tutto l’anno è possibile visitare il MUDY – Museo Dynamo, situato a Fornaci di Barga (LU).
Le opere in mostra sono una selezione delle oltre 2.000 prodotte in più di 15 anni di Dynamo Art Factory.
Nell’allestimento permanente figurano lavori di: Emilio Isgrò, Massimo Bartolini, Giulio Delvé, Marco Fantini, Giovanna Frangi, Loredana Longo, Matteo Mezzadri, Remo Salvadori, Michelangelo Pistoletto.
Il MUDY si trova in un luogo ricco di storia e vocazione sociale: l’edificio che lo ospita, un tempo Centro Ricerche del gruppo KME, era stato originariamente costruito negli anni ’30 come scuola.
Il museo valorizza e rende accessibile una collezione unica, dove ogni opera testimonia come l’arte possa abbattere barriere, promuovere inclusione e creare legami autentici.
INFO E ORARI
MUDY – Museo Dynamo
Via Cesare Battisti, Fornaci di Barga (LU)
Orari di apertura:
Venerdì, sabato e domenica: 11.00 – 19.00
Ingresso libero. Info e prenotazioni visite guidate: mudy@dynamocamp.org


