IDENTICAMP: LA PISCINA
Struttura accessibile e inclusiva, ha vasche adeguatamente riscaldate e rampe di accesso che permettono anche ai bambini con patologie complesse di divertirsi in acqua in sicurezza
Scoprire il valore dell'acqua
Per il ricercatore giapponese Masaru Emoto l’acqua, elemento vitale per eccellenza, avrebbe una coscienza: come testimoniato dai suoi numerosi esperimenti sulla cosiddetta «memoria dell’acqua», a contatto con energie positive essa sarebbe in grado di creare dei cristalli armoniosi ed eleganti, come quelli prodotti dalla neve, mentre a contatto con energie negative modellerebbe cristalli informi, indefiniti e privi di bellezza.
Chissà quanti cristalli dalle forme meravigliose il ricercatore avrebbe trovato nella piscina di Dynamo! Una piscina dove non conta saper nuotare ma scoprire il valore dell’acqua e dello stare bene. «Ho fatto il bagno in ogni genere d’acqua: dolce, salata, salsobromoiodica, mossa, calma, torbida, con visibilità fino a 30 metri, ma non sapevo esistesse un posto dove essa diventa energia pura, luce e magia! Ora so che esiste ed è la piscina di Dynamo Camp». Parola di Nicola Macchi, responsabile di attività dal 2014. «Alcuni bambini entrano in una piscina per la prima volta proprio a Dynamo», rivela. «Essere tutti insieme e fra amici rende tutto più facile, chi ha qualche esitazione la supera più facilmente. Una volta immersi, poi, non si vedono le differenze, tanto meno quelle di abilità motoria». Nella piscina di Dynamo non ci sono scalette: è una struttura completamente accessibile e inclusiva, munita di scivolo di accesso adatto anche a chi si sposta in carrozzina. Tutti entrano da lì.

Inclusiva e accessibile
Roberto Orlandini, ingegnere e colonna portante del progetto Dynamo, spiega i motivi di alcune scelte: «Non è stata costruita all’aperto perché ospitiamo patologie che non sopporterebbero gli sbalzi termici. Per questa ragione, la temperatura, dentro e fuori dall’acqua, è di 32,5 °C, anche negli spaziosi spogliatoi. Pur non essendo esterna, la piscina è circondata da vetrate che consentono agli ospiti di sentirsi ugualmente immersi nella natura. Le vasche sono alte 1 metro e 10 perché questa non è una piscina per tuffarsi né per nuotare, ma per svolgere le attività di Terapia Ricreativa. C’è anche una piccola area dove l’acqua è ancora più bassa e consente un avvicinamento graduale a chi ha paura. La rampa da cui tutti entrano, all’insegna dell’inclusività, fu ideata perché un istruttore sportivo disabile ci spiegò quanto fosse umiliante entrare in piscina con l’imbracatura e il paranco».
Le attività in acqua
Le attività di Terapia Ricreativa in acqua prevedono dapprima animazione e giochi liberi. C’è persino uno specchio subacqueo: «Per chi ha disabilità motorie vedere il proprio corpo riflesso senza sedia a rotelle è un’emozione nuova e indescrivibile», continua Nicola Macchi. La musica è, come sempre a Dynamo, una componente fondamentale. «Utilizziamo anche una cassa subacquea. Il suono nell’acqua si trasforma in vibrazioni, che possono essere percepite da tutti, anche da chi ha problemi all’udito. Appoggiandola in certi punti, come la schiena, si crea una cassa di risonanza che avvolge tutto il corpo. Un’esperienza molto intensa. Al termine delle attività è previsto poi un momento di rilassamento, in cui i camper si lasciano andare, arrivando persino ad addormentarsi tra le braccia dei Dynamìci. Un atto di totale fiducia».

Fonte: DYBC n° 8/ottobre 2022. Leggi l'edizione completa, clicca qui.