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L’Arte è wow. La creatività come forma di inclusione sociale
23
Feb
2023

L’Arte è wow. La creatività come forma di inclusione sociale

La Bellezza è un valore fondamentale per conseguire quel Diritto alla Felicità della missione di Dynamo Camp.

È dalla convinzione del valore sociale dell’Arte che 15 anni fa è nato Dynamo Art Factory.

Il progetto è volto ad offrire un’esperienza di Arte e di fare Arte coinvolgente, stimolante e inclusiva, grazie ad artisti affermati del panorama contemporaneo che si mettono in gioco, donando il proprio genio e il proprio tempo, venendo al Camp in modo gratuito, per realizzare con i bambini e gli adolescenti con gravi patologie un progetto ad hoc, pensato secondo i canoni espressivi di ogni artista e adattato ai bisogni speciali di ogni ospite. 

L’incontro fra il talento degli artisti, la fantasia dei nostri ragazzi mediato dalla Terapia Ricreativa Dynamo® ha subito portato ad opere straordinarie e dunque alla nascita della Dynamo Gallery: uno spazio espositivo su due livelli immerso nel Camp, dove è possibile scoprire i lavori, disponibili a fronte di donazione per sostenere le attività Dynamo.

Così si è venuta a creare una community che ad oggi consta di oltre 140 artisti, che hanno permesso ai ragazzi di confrontarsi con molteplici linguaggi espressivi: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla video arte, fino alla cripto arte.

Racconta Alessandro Papetti:

Quella a Dynamo è stata una delle esperienze più significative della mia vita, come artista e come essere umano. Quando sono stato invitato temevo di non essere all’altezza rispetto al mandato di produrre un’opera d’arte, coinvolgendo bambini con gravi disabilità e offrendo loro qualcosa di positivo. Appena arrivato al Camp tutto è andato in modo naturale: lo Staff Dynamo mi ha sostenuto in tutto, mettendomi a mio agio e permettendo ad ogni bambino di partecipare attivamente al processo creativo.

La relazione con loro è stata di assoluta spontaneità, io sono stato me stesso e ci siamo divertiti! Posso dire di avere ricevuto molto più di quello che ho dato e di avere toccato con mano il valore della Bellezza come mezzo che offre un’esperienza di cura.

In questi anni attraverso Dynamo Art Factory sono state realizzate oltre 2000 opere, i laboratori sono stati estesi anche ai genitori dei bambini con patologie e portati nei musei più prestigiosi d’Italia per accompagnare i ragazzi nella scoperta della “casa dell’arte” come luogo divertente e accessibile.

Oggi proprio il museo diventa contenitore della mostra L’Arte è wow! 15 anni di Dynamo Art Factory, curata da Diva Moriani e Marco Bazzini.

Our diversity is our strenght”.
La nostra diversità è la nostra forza”.

All’ingresso la frase intessuta sul tappeto realizzata da Loredana Longo con i bambini ospiti al Camp è un motto che riverbera in ogni opera in mostra.

Dice l’artista:

Dynamo è il più alto modo di condividere qualcosa con qualcuno e quando si condividono amore e impegno mezzo miracolo è già fatto

A Dynamo l’Arte è un linguaggio che non conosce generazioni.

Se il maestro Emilio Isgrò ha guidato i fan della saga di Harry Potter nel trasformare le “cancellature” delle pagine del libro in capolavori da museo, il padre del movimento dell’Arte Povera Michelangelo Pistoletto al Camp ha prodotto una versione inedita del Terzo Paradiso.

L’Arte è inclusività.

Così Alfredo Pirri, confrontandosi con bambini ipovedenti, ha reso olfattiva e dunque fruibile l’opera con un pigmento alla liquirizia che inebria la sala, mentre Francesca Pascali ha guidato i giovani aiutanti nell’assemblaggio di colorate cannucce, fino a realizzare un quadro multisensoriale.

Serena Fineschi, invece, ha coinvolto le famiglie di bambini con gravi patologie in un lavoro concettuale sviluppato sulla parola, l’immaginazione e il corpo. I tratti grafici, liberi e incontrollati, lasciati dalle penne BIC hanno registrato uno spazio sul proprio mondo interiore e sulla libera immaginazione, mentre il suono prodotto dalle penne a sfera sul foglio ha accompagnato come un mantra il tempo trascorso nel realizzare una sorta di “Rothko”.

Dice la stessa Serena Fineschi:

Un viaggio che incrocia le strabilianti vicissitudini del vivere, nella comprensione delle nostre intimità, consapevoli della finitezza che ci accomuna. Tracce, segni di memorie e istanti necessari alla nostra umanità, ci ricordano il cammino percorso insieme e quello che dovremo ancora affrontare. Prove di volo. Questo è Dynamo.

L’Arte è un’esperienza catartica che non rinuncia al divertimento.

Se Omar Hassan ha fatto indossare agli adolescenti i guantoni da pugilato imbevuti di tempera per prendere a gazzotti la tela fino farla diventare un’esplosione di colore, Remo Salvadori li ha coinvolti nel campire le sue circonferenze con gli acquarelli: chi ha scelto l’azzurro, chi il rosa e chi – più arrabbiato – il nero, scoprendo l’esperienza liberatoria della creatività!

L’Arte è anche impegno sociale verso il pianeta.

Così Velasco Vitali ha coinvolto i giovani partecipanti nelle sue sculture canine fatte di iuta, mentre Manuel Felisi ha posto come soggetto gli alberi. “Quando sono entrato dal cancello di Limestre ho visto un mondo giusto senza differenze, senza ostacoli, dove non manca niente.”- commenta l’artista – “Ringrazio ancora oggi per l’esperienza fatta con i ragazzi.

L’Arte è un’esperienza di gruppo.

Come si evince dall’imponente David costruito da Andrea Crespi con cento linee tracciate da altrettanti ragazzi, o dall’Opera di Giovanni Ozzola posta sullo scalone d’onere: un cielo punteggiato di 99 stelle una per ogni ragazzo che ha partecipato al progetto creativo, nessuno escluso. 

In mostra anche:

Valerio Berruti,, Mattia Cuttini, Alessandro D’Aquila, Gabriele Di Matteo, Marco Fantini, Giovanni Frangi, Fabio Giampietro, Goldschmied & Chiari, Omar Hassan, Lukas Liese, Masbedo, Andrea Mastrovito, Matteo Mauro, Melkio, Marzia Migliora, Giovanni Motta, Marco Neri, Hans Op De Beeck, Francesca Pasquali, Domenico Pellegrino, Leonardo Petrucci, Alfredo Pirri, Pietro Ruffo, Daniele Sigalot, Giuseppe Stampone, Eugenio Tibaldi, Gian Maria Tosatti, David Tremlett, Paolo Troilo, Benedetta Mori Ubaldini, Bianco Valente, Massimo Vitali, Velasco Vitali.

Un ringraziamento speciale a tutti gli artisti che hanno preso parte al progetto dal 2009 ad oggi:

Christian Balzano, Mirko Baricchi, Dario Bartolini, Massimo Barzagli, Angelo Bellobono, Domenico Bianchi, Eugenio Bolley, Davide Bramante, Mario Branca, Pierluigi Calignano, Canedicoda, Ludovica Carbotta, Emanuele Carfora, Francesco Carone, Giulio Cassanelli, Loris Cecchini, Andrea Chiesi, Michele Ciacciofera, Paola Citterio, Roberto Coda Zabetta, Carlo Colli, Luca Coser, Vanni Cuoghi, Pietro D’Angelo, Davide D’Elia, Giulio Delvè, Peter Demetz, Pino Deodato, Nicola Di Caprio, Marco Di Giovanni, Davide Dormino, Chiara Dynys, Matteo Fato, Manuel Felisi, Irene Fenara, Stefania Galeati, Massimo Giannoni, Fausto Gilberti, Chris Gilmour, Ludovica Gioscia, Federico Gori, Cristina Gozzini, Riccardo Gusmaroli, J&Peg, Hazem Harb, Edith Kia, Micaela Lattanzio, Claudia Losi, Franco Losvizzero, Matteo Lucca, Irene Lupi, Marco Magni, Andrea Mariconti, Elena Mazzi, Franco Menicagli, Gianni Moretti, Liliana Moro, Nino Migliori, Davide Monaldi, Riccardo Murelli, Matteo Negri, Marco Neri, OZMO, Adrian Paci, Laurina Paperina, Federico Paris, Paolo Parisi, Pietro Pasolini, Lucio Perone, Paola Pezzi, Alessandro Piangiamore, Federico Pietrella, Luca Pignatelli, Giacomo Piussi, Patrizia Polese, Serena Porrati, Ornaghi Prestinari, Alessandro Reggioli, Antonio Riello, Filippo Riniolo, Andrea Romano, Sara Rossi, Roberta Savelli, Maurizio Savini, Caterina Silva, Donatella Spaziani, Tommaso Spazzini Villa, Pantani Surace, Giovanni Termini, Ivan Tresoldi & Emi Artes & Ninarò, Luca Trevisani, Francesco Tricarco, Erika Trojer, Massimo Uberti, Barbara Uccelli, Bianco Valente, Giuseppe Veneziano, Pino Volpino, Qiu Yi.

La mostra è visitabile gratuitamente dall’8 febbraio al 26 marzo, tutti i giorni escluso il lunedì in Triennale Milano, ed è arricchita da un calendario di viste guidate e laboratori per le scuole, talk ed eventi speciali.


Entra nel Dynamo Club, regala un sorriso a 365 denti.

Scegliendo la donazione regolare, farai sorridere ogni giorno un bambino affetto da patologie gravi o croniche ed entrerai a far parte del Dynamo Club. Riceverai così il nostro super Welcome Kit; la card personalizzata; il Salvadynaio; la speciale Shopper; l’adesivo “Io Regalo un sorriso a 365 denti”. E tanti vantaggi esclusivi!

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