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Dynamo Team Challenge 2018: dal diario di un Dynamico
20
Giu
2018

Dynamo Team Challenge 2018: dal diario di un Dynamico

Amicizia ed emozioni sono gli ingredienti principali che hanno accompagnato il fine settimana dedicato alla Dynamo Team Challenge. Partiti felici, tornati entusiasti. L’ho letto negli occhi dei miei compagni di viaggio di questa esperienza che, sono certo, resterà tra i ricordi più belli.

Venerdì, dopo essere passati al Camp per un primo saluto e per scaricare qualche prodotto dolciario, siamo risaliti a Maresca per depositare bici e bagagli presso l’albergo che ci è stato assegnato (‘La Pace’, un po’ datato, ma pulito).

Se da un lato il soggiorno nel Camp sarebbe stata la soluzione più idonea e bella per maggior comodità, per vivere il Camp in modo completo, tutto sommato la soluzione dell’albergo non è stata negativa come inizialmente pensavo. Ci è stata assegnata una camera a testa col vantaggio di riuscire a gestire meglio il proprio spazio e velocizzare i tempi. I titolari sono stati molto simpatici e ci hanno messo a nostro agio da subito.

Dopo un breve pasto presso una trattoria a pochi passi ed un piccolo riposino (anche perché nel frattempo erano scese le ormai quotidiane quattro gocce), abbiamo deciso di uscire in bicicletta per una sgambata… sull’Abetone. Giretto un po’ esagerato alla vigilia della granfondo Dynamo, ma l’occasione per visitare la montagna principale della zona era ghiotta per tutti.

Alle 19.30 siamo scesi per la registrazione alla Bike, la cena ed un primo vero approccio al Camp. Ho riabbracciato con piacere i dynamìci con cui ho un legame più forte ed alcuni dello Staff.

Sabato, giorno di gare, è andato tutto bene nonostante un percorso tanto bello quanto impegnativo, reso ancor più difficoltoso dal caldo che nella seconda parte si è fatto sentire e pesare parecchio sulle gambe. Atmosfera gioiosa nel prato antistante l’ingresso Camp come nel borgo prima della partenza. Abbiamo incontrato e scambiato due battute con il mitico Jury Chechi letteralmente ‘dimezzato’ nel fisico, ma un gigante come simpatia.

Buona l’organizzazione. Impeccabile l’inizio con diverse moto ed auto come scorta tecnica, riprese video (Sky Sport non ha bisogno di commenti), sicurezza garantita agli incroci e presidiati da volontari e protezione civile. Ristori ok e personale molto gentile. Non erano però segnalati sulla strada con anticipo per cui te li trovavi all’ improvviso (il primo in discesa). Un po’ di traffico a Porretta Terme e nel tratto bolognese, ma comprensibile. L’ultimo ‘dentino’ inaspettato sopra Gavinana è stato micidiale! In ogni caso non abbiamo avuto nessun particolare intoppo e siamo arrivati al traguardo parecchio stanchi (io in particolare), ma soddisfatti. Dieci minuti steso sul prato me li sono goduti per benino…

E poi cucina della mensa, polenta, dynapizza, birra, vino, coca alla spina a volontà, musica, sono stati un po’ come scoprire un’oasi nel deserto. L’atmosfera davvero piacevole che si respirava ha rigenerato tutti. Bello scambiare opinioni con altri, condividere le sensazioni provate, ascoltare i particolari di chi ha fatto ‘Trail’ o ‘Adventure’ (quest’ultima credo una vera figata!) sentire i commenti dei dynamìci impegnati nelle varie attività.

Ciliegina sulla torta il rientro in salita a Maresca… Doccia, un po’ di riposo e di nuovo giù al Camp con una graditissima sorpresa: aperitivo nel borgo. Che bel clima si respirava!

Cena con pizza e mega polenta ai formaggi per me (giornata ideale…), giro a piedi per il Camp passando per il parco. Curioso osservare chi non c’era mai stato e che finalmente poteva ‘toccare con mano’ questo luogo magico.

Dopo il briefing sulla caccia al tesoro, rientro in camera per il meritato riposo, non prima di aver ripensato a tutto il vissuto della giornata… praticamente buna parte della notte.

Domenica di ‘Treasure Hunt’, prima edizione! In un’altra splendida mattinata di sole, tutte le squadre si sono ritrovate davanti alla mensa per iniziare questa divertente sfida, curata nei minimi dettagli.

Ci siamo divertiti tantissimo a giocare e vedere gironzolare per il Camp un sacco di gruppi alla ricerca di indizi e punti foto!

Dopo l’ennesima mangiata, ritrovo conclusivo in teatro per premiazioni atleti e fundraiser ed  i saluti.

Dynamo Camp ancora una volta ha fatto centro! Oltre 300 mila gli euro ricavati dalla raccolta fondi, divertimento garantito per tutti, piccoli e grandi. Uno sforzo non da poco ottenuto dall’ impegno dello staff e dal supporto dei volontari.
Esperienza da ripetere sicuramente! I miei amici si sono informati per bene come poter diventare volontari e… chissà! Il loro entusiasmo in ogni caso mi ha donato una gioia indescrivibile.

Cosa mi porto a casa? Fatica buona, emozioni variopinte, una marea di sguardi felici e sorrisi infiniti che non sono mai scontati. In particolare la grande sorpresa di ritrovare Elisa, camper Siblings 2015 ora fresca dynamìca, del suo abbraccio e delle sue parole.

Roberto Ferrero, dynamico di Alba

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